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Il pastore e Caterina

Da due mesi non tornavo al paese. La pioggia era caduta abbondante e incessante, e nessuno di quelli di casa poteva darmi il cambio. Ogni tanto mi mandavano a dire che stavano bene e che presto sarebbe venuto il compratore per ritirarsi i maiali adulti.  Ed io, tutti i giorni,  appresso alle scrofe che stavano figliando, dividendole nei recinti per proteggerle dai venti e dalla pioggia. "Quando torno al paese" pensavo, "allora si che me la faccio una settimana nella bettola di Lovicu!". Ma forse non era neppure il fatto di stare nelle bettole che mi richiamava al paese. Era quella maledetta idea che mi era entrata nella testa e che non ne usciva nè di notte nè di giorno: Caterina. ...


Pubblicato da L'Asfodelo il 1983


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